Milano non è solo nebbia, moda e tram affollati alle 8 del mattino. Milano è fatta di angoli nascosti, di acque lente e poeti che non hanno mai smesso di parlare.
E io, Geco Gaudenzio, il vostro esploratore con la coda, vi porto proprio lì: tra i Navigli e le memorie vibranti della Casa Museo di Alda Merini, con una passeggiata guidata che è un viaggio nel tempo, nella città e nelle emozioni.
Preparate scarpe comode e cuore aperto, perché sabato 11 ottobre, alle ore 15:00 (ritrovo alle 14:45 davanti alla Chiesa di Sant’Eustorgio), parte un’esperienza che vi farà guardare Milano con occhi nuovi… e magari anche con qualche lacrimuccia poetica.
Un tour tra acqua, pietra e parole
Il nostro itinerario comincia da Sant’Eustorgio, una basilica che più che una chiesa è un portale medievale nel cuore cittadino. Qui, tra reliquie e silenzi solenni, si percepisce il peso (e il fascino) della storia.
Ma niente paura: non vi abbandonerò ai polverosi annali! Dopo un cenno storico degno di un geco acculturato, si parte per via Scaldasole, dove un tempo battevano martelli e soffiava il vetro. È il cuore artigiano della vecchia Milano, quello fatto di mani, botteghe e profumo di segatura.
Poi si arriva alla Conca del Naviglio, un piccolo miracolo ingegneristico, firmato (ovviamente) da Leonardo da Vinci. Perché quando si parla di Milano e ingegno, Leonardo fa sempre capolino come l’uvetta nel panettone (che piaccia o no, lui c’è sempre).
Darsena e naviglio grande: milano che respira
A questo punto l’aria cambia: si apre lo spazio della Darsena, ex porto cittadino ora diventato salotto all’aperto, rifugio di coppiette, skater e pensionati con la settimana enigmistica. La passeggiata sull’Alzaia Naviglio Grande è un crescendo di scorci instagrammabili, casette con gerani e vita vera che scorre tra bicchieri, biciclette e risate.
E poi… colpo di scena! Appare il Vicolo dei Lavandai, un angolino che sembra uscito da un film in bianco e nero, con il vecchio lavatoio, la pietra levigata e quell’aria da “Milano com’era”.
Sul Ponte di Ferro, invece, si sente il profumo di archeologia industriale e romanticismo urbano. Una vera passerella poetica, dove anche i piccioni sembrano recitare versi.
Tra poesia e murales: verso la casa di alda merini
Superato il ponte, eccoci su Ripa Ticinese, dove si respira un’atmosfera sospesa. Le case parlano, i muri raccontano, e ogni passo sembra una rima.
Ed è qui che la poesia prende forma concreta: Via Magolfa ci accoglie con i suoi murales colorati, un’esplosione di street art che ridisegna il volto popolare del quartiere e ci accompagna fino alla meta finale: la Casa Museo di Alda Merini.
Alda Merini: la voce ruvida di milano
Alda Merini non era una poetessa qualsiasi. Era un’anima irrequieta, tenera e incendiaria, capace di scrivere versi che entrano sotto pelle.
“La poesia non cerca seguaci, cerca amanti.”
E noi, da buoni amanti delle emozioni vere, varchiamo la soglia della sua casa museo accompagnati da una guida speciale dell’associazione che la custodisce. Qui non si visitano solo stanze: si entra in un mondo.
Tra oggetti personali, quaderni scarabocchiati, fotografie e parole sparse, il passato di Alda diventa presente, tangibile. E, fidatevi, è impossibile uscire senza aver lasciato dentro un pezzetto del proprio cuore.
Info pratiche e costi: tutto quello che devi sapere
📍 Ritrovo:
Sabato 11 ottobre, ore 14:45, davanti alla Chiesa di Sant’Eustorgio
🕒 Orario tour:
Dalle 15:00 in poi, fino alla visita alla casa museo
💸 Costo totale dell’esperienza: € 21,00
Cosa comprende:
Visita guidata a piedi lungo i Navigli
Sistema microfonaggio per seguire comodamente la guida
Ingresso alla Casa Museo di Alda Merini
Contributo di liberalità per la casa museo
📌 Nota bene:
Le iscrizioni sono impegnative. In caso di disdetta entro 7 giorni dalla data dell’evento, la quota andrà comunque versata.
In caso di maltempo o imprevisti, l’organizzazione si riserva la possibilità di annullare la visita.
🎟️ Prenotazioni:
Le raccogliamo direttamente noi di Goditilavita! Scrivici, chiamaci, manda un piccione se necessario (ma ti consigliamo una semplice email).
Il consiglio del geco (col cuore)
Ti starai chiedendo: “Perché dovrei partecipare?”
Beh, perché Milano non è solo da attraversare in fretta. È anche da camminare piano, da ascoltare, da annusare.
E tra un canale e un verso, tra una chiesa e una poesia sussurrata, scoprirai qualcosa di te che forse avevi dimenticato.
A volte basta un pomeriggio di passi leggeri
per farci innamorare di una città… o di un ricordo.
L’11 ottobre potrebbe essere quel tipo di pomeriggio.
Io ci sarò, con la mia coda al vento e gli occhi pieni di curiosità.
E tu?
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