il quadro rubato film: un enigma tra arte e cinema
L’8 maggio 2025 non segnate solo il cambio di stagione o l’arrivo delle zanzare: segnatelo come il giorno in cui l’arte e il cinema si sono dati appuntamento in sala.
Sta per arrivare Il quadro rubato, il nuovo film di Pascal Bonitzer che, con la grazia di un ladro gentiluomo e la profondità di un saggio storico, ci catapulta nel mondo sfavillante (e un po’ torbido) delle case d’asta.
Sì, proprio quelle dove si grida “Aggiudicato!” e qualcuno torna a casa con un Picasso sotto braccio e il mutuo raddoppiato.
pascal bonitzer: il regista che indaga l’arte
Se non lo conosci, non preoccuparti: non è colpa tua, è colpa del sistema scolastico che ci fa studiare solo Manzoni.
Pascal Bonitzer è uno di quei registi francesi che riescono a parlare di argomenti complessi (tipo il valore della memoria e il senso della cultura) senza farti sentire in un seminario di filosofia.
La sua firma? Uno stile narrativo sottile, intelligente, ironico.
Uno che sa usare il dialogo come un bisturi e la trama come una tela impressionista.
un colpo di scena storico (e artistico)
La storia è vera. E già qui, le mie squame si sono rizzate.
Siamo nel mondo delle opere trafugate dai nazisti: “I girasoli” di Egon Schiele, dato per disperso dal 1939, spunta come un fungo miracoloso a Mulhouse, a casa di un giovane operaio.
Non è un’imitazione da bancarella del Louvre: è proprio lui.
Un ritrovamento che mescola thriller, storia dell’arte e mistero, tutto con una pennellata di emozione sincera.
andré, bertina e aurore: personaggi da galleria
Chi tiene in mano la storia?
André Masson, banditore di aste dal cuore scettico, riceve la notizia del ritrovamento. Va, indaga… e da lì, inizia una spirale narrativa che lo risucchia come il vortice di una tela.
Con lui c’è Bertina, ex moglie (perché nei film francesi l’ex è sempre presente, spesso con stile).
E poi Aurore, la stagista che definire “stravagante” è riduttivo.
Un trio da commedia brillante, ma con ombre lunghe e riflessioni toste.
case d’asta e quadri scomparsi: un mondo affascinante
Lo ammetto: io, prima di questo film, pensavo che le case d’asta fossero luoghi dove si compra roba d’antiquariato e si fanno le facce serie.
E invece no.
Bonitzer ci porta dietro le quinte, tra valutazioni milionesche, moralità traballante e segreti più intricati di un restauro mal fatto.
Una vera giungla culturale dove l’arte è al centro… ma il denaro gira come una giostra impazzita.
arte e memoria: un’eredità che scotta
Non è solo un thriller, né solo un dramma familiare, né una commedia: è tutto questo, cucito insieme con eleganza.
Il ritrovamento del quadro apre interrogativi importanti:
- Chi è il vero proprietario?
- Cosa significa restituire un’opera a distanza di 80 anni?
- Possiamo mai separare la bellezza artistica dal dolore della sua storia?
Insomma, ci si emoziona. Anche se sei un geco di plastica.
una commedia drammatica a ritmo serrato
Il film ha il ritmo di una fuga in motorino tra i vicoli di Parigi.
I dialoghi sono scritti con bisturi e ironia.
C’è humour, ma anche silenzi che pesano come cornici barocche.
Il tutto con un equilibrio raro: il dramma non affossa la commedia, e la commedia non svuota il dramma.
la stampa francese applaude bonitzer
In Francia, la critica si è praticamente messa in fila per battere le mani.
Dalla carta stampata ai blog di settore, tutti sembrano concordare: Il quadro rubato è un piccolo gioiello da collezione.
Una delle più note testate cattoliche lo definisce avvincente e sorretto da un cast che funziona come un orologio svizzero.
Una rivista specializzata nel cinema d’autore ha elogiato la brillantezza dei dialoghi, la struttura ritmica e le svolte narrative, che mescolano con classe humour e tensione.
Un autorevole quotidiano, con la verve di un banditore in piena asta, ha sintetizzato così l’entusiasmo: Bonitzer? Battuto e strabattuto! Pubblico conquistato senza riserve.
perché vederlo al cinema (e non solo per l’arte)
Te lo dico da amico: non aspettare che arrivi su una piattaforma con altri 274 film accanto.
Questo va vissuto sul grande schermo.
Per i colori, per i silenzi, per il ritmo, per l’aria che sa di cultura e mistero.
E poi… vuoi mettere uscire di casa, prendere i pop corn e sentirti parte di qualcosa?
il quadro rubato arriva in italia: data e distribuzione
🎉 L’8 maggio 2025, grazie a Satine Film, Il quadro rubato sarà nelle sale italiane.
Un’occasione per chi ama i film intelligenti, le storie vere e quel fascino tutto francese fatto di arte, ironia e vino rosso servito con dialoghi raffinati.
conclusione: bonitzer aggiudicato, una volta, due volte…
C’è chi va al cinema per rilassarsi.
Chi per piangere.
Chi per innamorarsi di attori francesi con camicie di lino.
E poi ci sono quelli (come noi di Goditilavita) che ci vanno per pensare con il cuore e sentire con la testa.
E allora, amici bipedi:
🎨 Il quadro rubato… BONITZER una volta…
🍷 BONITZER due volte…
🎬 BONITZER tre volte…
AGGIUDICATO!
Articolo a cura di Geco Gaudenzio, per Goditilavita.it.
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