Casa al mare dell’Incoronata a Spotorno
Ci sono posti che non urlano la loro bellezza. Non ne hanno bisogno.
Te la mostrano a poco a poco, quando sei pronto a rallentare.
Oggi, cari amici bipedi, vi porto con me a Spotorno, più precisamente alla Casa al mare dell’Incoronata: una struttura che è un po’ convento, un po’ castelletto ligure, e un po’… magia sotto le palme.
Sì, perché qui si respira spiritualità, ma senza togliere il profumo della focaccia e il canto dei gabbiani. 😄
Qui non sei ospite. Sei accolto
La struttura è gestita dalle suore dell’Incoronata. Ma non aspettatevi rigore o regole imposte.
C’è ordine, sì, e molto silenzio. Ma anche tanta umanità discreta, fatta di sguardi sorridenti, piccoli gesti, e un senso di casa che non trovi in albergo.
Le camere sono ordinate, senza fronzoli, ma con tutto quello che serve. Alcune guardano il mare. E già quella vista basta per sentirsi un po’ più leggera.
Sembra un castello (ma senza draghi)
L’edificio ha un suo fascino tutto particolare. Ha l’aspetto di un piccolo castelletto, con la facciata chiara e le persiane verdi.
Attorno, palme e vialetti ombreggiati che sembrano fatti apposta per meditare o, perché no, per farsi una bella dormita al fresco. 😴
Ci sono panchine, fiori, alberi.
È uno di quei posti dove si può stare ore senza fare nulla… e non sentire nemmeno un pizzico di noia.
Le suore (quelle vere, col sorriso)
Le suore dell’Incoronata fanno parte dell’ordine delle Figlie dell’Immacolata Regina del Rosario.
Accolgono senza giudicare, accompagnano senza invadere.
Hanno quella presenza lieve che sa farsi notare solo quando serve. E sì, se avete bisogno di due chiacchiere o di un consiglio, loro ci sono.
E tranquilli: nessuno vi sveglia all’alba per andare a messa.
Qui ognuno è libero di vivere il proprio tempo come vuole.
Ovviamente, gli orari dei pasti sono da casa… non da hotel. Ahahah! 🍽️
Il mare c’è. Ma anche tanto verde
La posizione della casa è perfetta: sopra il mare ma dentro il verde.
C’è una terrazza dove puoi startene ore a guardare le barche passare e a perdere il conto dei gabbiani.
Oppure puoi infilarti nei vialetti del giardino e scoprire un po’ di pace. Quella vera.
Spotorno: la focaccia e il suo passato un po’ agitato
Spotorno oggi è una località di mare piuttosto rilassata, con buoni ristoranti, gelaterie oneste e focaccia che profuma anche a 300 metri dalla spiaggia.
Ma un tempo non era proprio il regno della calma.
Nel Medioevo veniva attaccata spesso. Sì, anche da Noli, che oggi sembra così serafica.
E pensate: nel 1385 fu venduta da un papa alla Repubblica di Genova. Come se un paesino fosse un appartamento con vista. Curioso, no?
Poi ci sono i Baci. Ma non quelli romantici
I Baci di Alassio li conosciamo in molti: due cupole alla nocciola e cacao con dentro una crema al cioccolato che ti stende per dolcezza.
Ma anche Spotorno e Noli hanno i loro Baci.
Non sono identici. Cambia qualcosa.
Forse la dose di burro, forse la mano del pasticcere, forse la mandorla. Non lo so.
Ma il bello è proprio questo: sono tutti buoni, ma ognuno a modo suo.
Un consiglio da Geco Gaudenzio
La prossima volta che camminate tra le vie di questi borghi, fate il confronto.
Assaggiateli tutti, con metodo scientifico (e spirito gourmand).
E se qualcuno vi chiede la differenza tra un bacio e l’altro, rispondete con un sorriso:
“La dolcezza è universale, ma ogni bacio ha la sua storia da raccontare.” 😉
Noli: amore a prima vista
E poi c’è Noli.
Oh, Noli… che sorpresa! Un borgo che sembra fermo nel tempo, con caruggi stretti, case in pietra, torri antiche, e gatti zen che osservano tutto con calma.
Ma la cosa più affascinante?
È stata una Repubblica Marinara, al pari di Genova, Pisa e Amalfi.
Aveva le sue navi, il suo vescovo, i suoi commerci. E nonostante le dimensioni, ha lasciato un segno nella storia.
Qui il silenzio non è vuoto: è pieno di storie. Ogni muro, ogni via, racconta qualcosa.
Io, lo ammetto: mi sono innamorato di Noli.
Da Spotorno a Noli, a piedi. Che meraviglia
Tra i due paesi c’è un lungomare sopraelevato che, anche se non ancora del tutto completato, è già uno spettacolo.
Camminarci sopra è come galleggiare tra il blu del mare e il verde della costa.
Ci metti circa mezz’ora, con calma. Non è un sentiero, ma un vero e proprio camminamento a pochi metri dalle onde.
Poco dislivello, tanta bellezza, zero stress.
Fatti accompagnare dal mare a ogni passo. Ma ti prego: scarpe comode!
Questa non è una sfilata, è una coccola per i sensi.
Quando? Primavera o inizio autunno
Evitate luglio e agosto, se potete.
A maggio profuma tutto. A settembre, i tramonti durano di più. E c’è meno folla.
Cosa portare:
- Scarpe buone (già detto, ma insisto)
- Voglia di rallentare
- Qualche euro per i dolci
- Uno spazio per ascoltarsi (che ogni tanto ci dimentichiamo come si fa)
Magari godendo del passaggio della Milano-Sanremo, con un tifo presente ma discreto, come tutto qui, in questo inizio di primavera. 🦎👍😉
E tutto bene, cosa resta?
Io ci ho lasciato un pezzetto di cuore.
E voi, se decidete di andarci, ricordatevi solo una cosa:
non portate l’orologio. Portate il tempo.
🦎 Firmato: Geco Gaudenzio, che ama i luoghi che parlano sottovoce, ma lasciano il segno nel cuore.
Articolo a cura di Geco Gaudenzio, per Goditilavita.it.
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