Oman: tra wadi, deserto e tartarughe – II parte
… E mentre durante il giorno la temperatura è piacevole, ora è ancora fresco. Non mi immergo, ma resto a guardare: ogni riflesso sembra un dipinto, ogni increspatura dell’acqua racconta una storia millenaria.
Wadi Shab: un paradiso nascosto tra le rocce
Quando arrivo al Wadi Shab, il sole è già alto e la giornata promette avventura. Questo canyon incantato è un vero paradiso segreto tra le rocce, un luogo che sembra uscito da una fiaba.
Per raggiungerlo, serve una breve traversata in barca, seguita da un trekking di circa due ore tra andata e ritorno, camminando su sassi del fiume e sentieri stretti improvvisati. Ma la fatica viene presto ripagata: davanti a me si apre una laguna turchese da sogno.
Tolgo le scarpe da trekking, infilo quelle da scoglio e mi immergo in quest’acqua cristallina. Nuoto tra le pareti di roccia, fino a raggiungere una grotta segreta, illuminata solo da un raggio di sole che filtra attraverso una fessura. Il silenzio è assoluto, e le pareti umide riflettono giochi di luce ipnotici.
È uno di quei momenti che si aggrappano all’anima, che restano incastonati nella memoria come una fotografia densa di emozioni, da riguardare con il cuore ogni volta che la vita diventa troppo frenetica.
Utile da sapere:
Se avete una sacca impermeabile, potete portarla con voi durante l’avventura a nuoto.
Ras Al Jinz: mamma “Ruga” in azione
Dopo cena, ci mettiamo in viaggio per un’esperienza unica: l’escursione notturna alla riserva naturale di Ras Al Jinz, famosa in tutto il mondo per ospitare una delle più grandi popolazioni di tartarughe verdi.
Con il cuore colmo di aspettativa, arriviamo sulla spiaggia sotto un cielo stellato, pronti ad assistere alla deposizione delle uova. Siamo in ritardo per il momento clou, ma giusto in tempo per vedere qualcosa di altrettanto straordinario: il lavoro di mimetizzazione della madre tartaruga, che con lentezza e una forza impressionante inizia a coprire il nido con la sabbia.
Osservare mamma “Ruga” muoversi con precisione e cura, nonostante il suo peso e la sua stazza, è affascinante. Ogni gesto è un atto di protezione contro i predatori, un esempio straordinario di dedizione e istinto naturale.
Riflettendo sotto le stelle
Mamma tartaruga mi lascia con un mix di meraviglia e rispetto. Pensare che queste creature tornano sulla stessa spiaggia dove sono nate per deporre le loro uova è una lezione sulla continuità della vita.
Torno al lodge, ma prima di ritirarmi contemplo il mare. Sotto le onde, altre tartarughe stanno probabilmente ripetendo lo stesso ciclo vitale, in un equilibrio perfetto tra natura e tempo.
Viaggio nel cuore del deserto: tra Sur e il silenzio delle dune
Lasciamo la costa e ci addentriamo verso Sur, accompagnati dalle parole della nostra fantastica guida, Peter. Racconta dell’Islam moderato in Oman, una fede che celebra l’equilibrio, la tolleranza e l’armonia con la natura.
Mentre lo ascolto, davanti ai miei occhi si apre un paesaggio infinito: il deserto, un mare di terra con mille sfumature di marrone e verde. Ma osservarlo da vicino mi fa capire che è tutto tranne che sterile.
La vita nel deserto
Il deserto è un mondo vivo, dove ogni elemento sembra far parte di un equilibrio perfetto. Capre e dromedari, veri principi di queste terre, brucano con calma le acacie spinose, trovando nutrimento dove sembrerebbe impossibile.
Ancora una volta, Madre Natura dimostra la sua perfezione, donando a ogni creatura la capacità di adattarsi e prosperare anche negli ambienti più estremi. La vita trova sempre una strada, anche nel cuore del deserto.
Un’ospitalità che scalda il cuore
Lungo la strada, un dettaglio mi colpisce: le postazioni di ristoro, piccoli angoli dove si trovano caffè, datteri e acqua, offerti gratuitamente a chiunque ne abbia bisogno.
Questi punti di ristoro non sono solo un gesto pratico, ma un vero e proprio atto di amore e fede. Un simbolo di generosità, un segno di come, in Oman, l’accoglienza sia parte della cultura e della spiritualità.
Sur: la città delle dhow e l’arte della tradizione
Il viaggio riprende verso la costa. Sur, la città delle dhow, le tradizionali imbarcazioni omanite, è un luogo intriso di storia e mare. Un tempo queste navi dominavano le rotte commerciali dell’Oceano Indiano, trasportando merci preziose tra l’Africa, l’India e la penisola arabica.
Wadi Bani Khalid: un’oasi di pace nel cuore dell’Oman
Dopo il mare, ecco un’altra meraviglia: Wadi Bani Khalid. Un luogo che regala un’atmosfera completamente diversa dai precedenti wadi visitati.
Questa è una vera oasi di pace, con lagune naturali color smeraldo, circondate da palme che ondeggiano pigre al vento.
Wahiba Sands: l’oceano dorato del deserto
Da un mare d’acqua a un mare di sabbia. Wahiba Sands è un immenso oceano dorato, dove le dune si rincorrono fino all’orizzonte, modellate dal vento in onde sinuose.
Il dune bashing: adrenalina tra le dune
Salgo a bordo di un 4×4, pronto per il dune bashing: pura adrenalina.
Una notte tra le stelle e il profumo dello spiedo kebab
La notte la trascorro in … to be continued!
… e in attesa della prossima puntata, rivedi la diretta di Radio Vacanze, la radio che viaggia e fa viaggiare
Articolo a cura di Geco Gaudenzio, per Goditilavita.it.
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