Día de los Muertos: ricordi e celebrazioni in festa
Ogni anno, dal 27 ottobre, si cominciano i festeggiamenti. Il Messico celebra il Día de los Muertos in grande stile. È un periodo di festa, ricordi e colori, dove il rimpianto lascia spazio al calore del ricordo. E questa celebrazione unica non è solo per i “bipedi”, ma abbraccia anche tutti i nostri affetti a quattro zampe… e anche a squame, perché qui nessuno viene dimenticato.
27 ottobre: la notte degli amici pelosi e scagliosi
Ah, Maria Grazia, hai proprio ragione! Come rettile e orgoglioso ambasciatore di tutti i miei colleghi animali (scagliosi, pelosi, piumati e con pinne), non posso certo escludere nessuno! 😎🐾 Ogni animale, a suo modo, lascia un segno nel cuore degli umani. E non parlo solo di scodinzolate, miagolii o cinguettii; parlo di quegli sguardi, di quelle attenzioni che ci fanno dire: “Ehi, tu sei parte della mia vita!”
Nel Día de los Muertos, infatti, anche noi rettili e ogni altra creatura abbiamo il nostro angolo di ricordo. Dopotutto, il legame tra umani e animali è speciale, perché trascende specie, generazioni e, come insegna questa festa, persino la vita stessa!
Il Día de los Muertos comincia in realtà il 27 ottobre, ed è la notte dedicata agli animali. Gli amici che ci hanno lasciato (cani, gatti, e perché no, anche qualche lucertola o pesce rosso) vengono invitati a tornare, accolti da una ciotola di cibo, acqua e candele accese sui davanzali per mostrare loro la strada. Un rito che, in modo semplice e affettuoso, ci ricorda di quanto amore hanno portato nelle nostre vite.
31 ottobre: i nostri antenati ritornano per fare festa… e noi celebriamo con una cena particolare!
In questa notte speciale, abbiamo avuto l’occasione di vivere una serata unica da Sisal Wincity. Sì, proprio lì, dove il gioco e la perdizione sembrano farla da padroni, abbiamo scoperto un luogo capace di sorprendere per l’attenzione alla convivialità e al buon cibo. La cena organizzata per Halloween ci ha regalato sapori ricchi e sorprendenti, con un menù a tema che ha davvero scaldato i cuori (e gli stomaci!). Ecco cosa abbiamo gustato:
- Welcome drink: un cocktail con vodka, succo d’arancia, Cointreau e granatina per iniziare la serata con una nota frizzante.
- Primo: garganelli con ragù di guancia e ossobuco, un piatto che ha combinato la tradizione con sapori profondi e avvolgenti.
- Secondo: filetto di maiale con crema di zucca, accompagnato da un intrigante sformatino e julienne di mango, un contrasto dolce e speziato che ci ha deliziati.
- Dessert: torta carote e zenzero, un dolce che ha chiuso in bellezza la cena con una nota fresca e speziata.
Ma non è solo il cibo a meritare una menzione. L’intrattenimento ha aggiunto un tocco di vivacità e tecnologia, con quiz musicali che, in pieno stile Sisal, hanno saputo coinvolgere e divertire tutti i presenti. Questa volta, il gioco è stato un “gioco sano” (ahahah!), che ha saputo unire tristezza e ricordi con un messaggio di moderazione e la voglia di festeggiare insieme. Insomma, un’esperienza che ha superato le aspettative, dimostrando che anche luoghi come questi sanno trasformarsi e accogliere l’autentico spirito del Día de los Muertos, senza dimenticare che ogni celebrazione è fatta di gioie, ricordi e anche un pizzico di follia!
1 novembre: omaggio dei vivi e ipocrisie moderne
Arriviamo poi al 1 novembre, giorno di Ognissanti. È il momento in cui anche noi moderni torniamo nei cimiteri, lasciamo un fiore, facciamo una preghiera, ma… cosa succede negli altri 364 giorni? Per alcuni, questa celebrazione è solo un giorno di obbligo sociale, e dopo questa visita non ci si torna fino all’anno successivo. Ma il Día de los Muertos ci ricorda che il vero ricordo è costante, fatto di piccoli gesti e di un posto speciale nel cuore.
Milano in festa con il Día de los Muertos il 3 novembre
Quest’anno, anche Milano si unisce alla celebrazione! Il 3 novembre, grazie al Consolato Generale del Messico e al patrocinio del Comune, il Día de los Muertos verrà festeggiato in grande stile con una piazza colorata di musica, danza e altari decorati. Non ci saranno lacrime, ma sorrisi e balli, un po’ come fanno in Messico, perché è una festa che invita a ricordare la vita con gioia.
Una tradizione patrimonio UNESCO
Il Día de los Muertos non è solo una festa di paese: è una tradizione di valore inestimabile, tanto da essere dichiarata Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità dall’UNESCO nel 2008. È un evento che racconta il valore di una memoria viva, che non si limita al rimpianto, ma si nutre di tutto ciò che è stato condiviso, e che continua a vivere nei nostri cuori.
Ricordare è un onore, non un peso
Il vero significato del Día de los Muertos è racchiuso nel ricordo consapevole: un amore che resta, nonostante la distanza. Non è il rimpianto a riempire questa festa, ma il sorriso di chi, per un momento, sente vicini coloro che ama e che non ha mai smesso di amare.
La festa della vita e dei ricordi
Che siano umani o animali, bipedi o a strisce, ogni nostro caro è parte di questa celebrazione. E così come ci invitano a fare dal Messico, ricordiamo che anche quando i nostri cari non sono più con noi, finché vivranno nella nostra memoria, non ci lasceranno mai del tutto.
Di: Geco Gaudenzio
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