Intelligenza artificiale e visioni di viaggio al Mudec
Al MUDEC di Milano si apre una mostra che unisce tecnologia, creatività e desiderio di scoperta. Frutto della collaborazione tra 24 ORE Cultura, Alpitour World e Turisanda1924, l’esposizione si intitola: “La forma del desiderio: visioni di viaggio tra passato e futuro”. Al centro, un approccio innovativo al racconto del viaggio: non più fotografie realistiche, ma immagini generate dall’intelligenza artificiale, capaci di evocare sogni, emozioni e mondi immaginari.
L’intelligenza artificiale come nuova frontiera della creatività
Presenza ormai familiare nella nostra quotidianità, l’intelligenza artificiale trova applicazioni nei campi più diversi: dalla medicina ai trasporti, dalla finanza alla comunicazione. Ma è nell’ambito della creatività che mostra uno dei suoi volti più sorprendenti. Oggi l’AI può comporre musica, scrivere testi, creare immagini e persino reinterpretare opere d’arte.
Nel mondo del turismo e della narrazione visiva, questa tecnologia apre scenari inediti: non si limita a riprodurre ciò che esiste, ma sa evocare luoghi interiori, paesaggi della mente, suggestioni che risvegliano il desiderio di partire. Al Mudec, l’AI non è un semplice algoritmo, ma uno strumento poetico che accompagna l’immaginazione.
Ritrovare la sorpresa del viaggio
Nel nostro tempo, viaggiare è spesso un’esperienza anticipata. Prima ancora di partire, conosciamo già ciò che ci aspetta: fotografie, video, recensioni e documentari ci offrono una rappresentazione dettagliata di ogni luogo. Il mistero, l’attesa, l’immaginazione cedono spesso il passo alla certezza.
Questa mostra si propone di restituire al viaggio la sua dimensione più affascinante: la scoperta. Le immagini generate dall’AI non mostrano una destinazione reale, ma suggeriscono scenari possibili, stimolando la fantasia e il coinvolgimento personale. In questo modo, ogni visitatore può costruire il proprio viaggio interiore, lasciandosi guidare non dalla geografia ma dall’emozione. Immaginare, quindi, per poi partire: con uno sguardo nuovo e il desiderio acceso.
Tra arte, tecnologia e nostalgia
L’esposizione si inserisce nel ciclo Art Wall del MUDEC e nasce dal desiderio di esplorare nuove forme di racconto del viaggio. Turisanda1924, marchio storico dei viaggi su misura, ha scelto di affidarsi all’intelligenza artificiale per dar vita a copertine suggestive, simboliche, non descrittive. Con la direzione creativa dell’agenzia Eggers e il contributo critico del giornalista e curatore Giacomo Nicolella Maschietti, il progetto rievoca l’immaginario del Grand Tour e dei cataloghi vintage, aggiornandolo con gli strumenti del presente.
Ogni immagine è una porta su un altrove sospeso tra passato e futuro. Non c’è un riferimento preciso a un luogo esistente, ma piuttosto un invito a esplorare paesaggi interiori, memorie, aspirazioni. Il viaggio torna a essere sogno, promessa, trasformazione.
Un invito a viaggiare con lo sguardo e con l’anima
Dal 12 novembre al 22 dicembre, gli spazi del MUDEC ospitano una selezione delle copertine AI realizzate per la stagione 2025-2026 di Turisanda1924. Sono immagini poetiche, costruite con l’AI, che non documentano ma evocano: deserti che sembrano fluttuare nel tempo, mari dalle sfumature impossibili, città che esistono solo nei sogni.
Ogni copertina è un invito silenzioso a lasciarsi andare: a immaginare prima di partire, a desiderare prima di vedere, a prepararsi al viaggio con la mente e con il cuore. Il visitatore non è semplice spettatore, ma parte attiva di un racconto da completare con le proprie emozioni. L’ingresso alla mostra è gratuito.
Viaggi immaginari: nessuna valigia, nessun jet lag 😄
Diciamolo: i viaggi veri sono meravigliosi, ma spesso anche faticosi. Bagagli smarriti, fusi orari spietati, snack improbabili serviti su voli interminabili. E se invece bastasse uno sguardo per essere altrove? Nessun check-in, nessuna coda in aeroporto, nessun adattatore dimenticato a casa. Le copertine della mostra offrono proprio questo: una fuga istantanea, senza imprevisti. Un viaggio che si fa stando fermi, ma che sa muovere dentro.
E poi? Dopo aver immaginato il nostro viaggio ideale, potremo anche partire davvero. Con lo stupore già acceso e il desiderio in tasca, pronti a scoprire mondi nuovi, reali questa volta, ma nati da un sogno. Senza stress, solo meraviglia. ✨
Perché visitarla
La forma del desiderio è molto più di una mostra. È un ponte tra epoche, un incontro tra arte e tecnologia, una riflessione sulla nostra voglia di conoscere e di meravigliarci. Parla a chi ama viaggiare, a chi cerca bellezza, a chi non ha smesso di sognare.
In un tempo in cui tutto sembra già visibile e prevedibile, questa esposizione restituisce al viaggio il suo potere più autentico: quello di trasformarci.
L’opinione del Geco 🦎
Il Geco, instancabile amante delle partenze, lo racconta così: “A me piace viaggiare in tutti i modi, anche solo con la fantasia! Che si tratti di spostarsi davvero o di chiudere gli occhi e immaginare, poco importa… l’importante è andare! Perché ogni viaggio, anche quello immaginato, è un’avventura che ti cambia, ti arricchisce e ti porta a scoprire mondi nuovi — fuori e dentro di te.”
Articolo a cura di Marisan, per Goditilavita.it.
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